azioni-cantine-marchese-fassatiGLI INIZI

Nel primi anni del ‘900, nella zona del Chianti, venne fondata, dal Marchese Fassati, l’attuale cantina Fassati, ce lo documenta Bruno Macchi nel suo “Il Brogliaccio”.

Con i suoi due stabilimenti vetrari per la produzione di fiaschi e di damigiane e con le rotaie di raccordo con le Ferrovie dello Stato che arrivavano fin all’interno dello stabilimento, era di sicuro tra gli impianti in Italia più grandi e all’avanguardia dell’epoca.

Tale era l’opera che nel 1924, in occasione dell’inaugurazione dell’ampliamento, gli Alinari di Firenze furono incaricati di realizzare un volume di fotografie nella cui prefazione uno delle massime autorità dell’enologia del tempo (il Prof. Arturo Marescalchi) scriveva: «Se I’arte di trasformare l’ uva in vino, si volesse ricordare degnamente, se si volesse dimostrare che questa meravigliosa, antica e amata bevanda, sollevatrice dello spirito dell’uomo, non è solo frutto di ricca efficienza di sole e di fecondità di terra, ma anche dell’opera illuminata dell’uomo; se si volesse dimostrare che la produzione del vino non v’era industria degna, se non quando la mente dell’uomo vi dedica intelligenza e sapere, bisognerebbe riportarsi a stabilimenti vinicoli, come quello, magnifico, della Fassati di Poggibonsi.»

Con il passare dei decenni si fa strada in zona la produzione del Nobile di Montepulciano e nel 1989, viene costruita dall’allora proprietà una moderna struttura di vinificazione realizzata in prossimità dei vigneti acquistati a partire dal 1969.

IL PRESENTE

Il sogno si avvera

A fine 2014 Gianni Della Camera raggiunge finalmente l’obiettivo di avere una cantina tutta sua dove poter vinificare e imbottigliare il prodotto dei loro 42 Ha di vigneto. Aggiunti ai 59 Ha acquistati diventano di colpo una delle prime 5 aziende di Montepulciano in quanto a superfice di proprietà e a potenziale produzione di Nobile di Montepulciano.

Nessun artificio solo la valorizzazione delle uve

La zona vinificazione è dotata di strutture moderne e funzionali che hanno lo scopo di valorizzare le peculiari caratteristiche delle uve prodotte nei vigneti posti in alcune tra le zone più belle e vocate del territorio. Tutti dicono di “fare il vino in vigna”, ma se hai vigneti a Montepulciano saresti stupido a non farlo perché il suo terroir è così unico che da solo può caratterizzare la produzione di qualunque vitigno sia esso il Sangiovese, tipico vitigno autoctono della zona, oppure i più internazionali Merlot e Cabernet che qui acquisiscono elementi distintivi inusuali.

Una bottaia degna del Nobile di Montepulciano

Con l’acquisto di 2000 Hl di botti grandi in Rovere di Slavonia l’azienda si è assicurata la possibilità di produrre vini che valorizzino la ricchezza delle caratteristiche che il terroir di Montepulciano da alle uve senza sopraffarle con un’eccessiva presenza di legno.

La bottaia, prima un prefabbricato esteticamente discutibile, è stata ristrutturata rendendola un locale tecnicamente più idoneo all’affinamento del Nobile di Montepulciano e contemporaneamente di una bellezza che rende omaggio alla cultura ed alla storia di questa terra e dei suoi vini che non meritano di riposare in ambienti sgradevoli all’occhio abituato al bello.

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